Rete regionale geodetica costiera
La rete geodetica costiera (RGC) è un’infrastruttura costituita da vertici (punti di misura con coordinate note) distribuiti lungo il litorale della costa emiliano-romagnola per geo-riferire, con precisione centimetrica, i rilievi topo-batimetrici per il monitoraggio morfologico della costa, cioè per la valutazione dello stato della costa, in particolare rispetto all’erosione costiera. Tale rete è inserita a supporto del monitoraggio complessivo della costa dell’Emilia-Romagna ed è costituita da 50 vertici. L’infrastruttura è importante anche in considerazione del noto problema della subsidenza presente in Emilia-Romagna.
La rete geodetica regionale è collegata ai punti di misura di riferimento nazionali (capisaldi) dell’Istituto geografico militare (IGM), organo cartografico ufficiale dello Stato. Inoltre, i nuovi rilievi del 2023, realizzati nell’ambito del progetto europeo AdriaClim, hanno permesso l’integrazione con i capisaldi di riferimento delle stazioni mareografiche di Cattolica, Cervia, Porto Garibaldi e Faro di Goro (gestite da Arpae) e di Ravenna (stazione gestita da Ispra) per ampliare l’informazione disponibile sulla costa.
I vertici sono georiferiti rispetto al sistema di riferimento nazionale ETRS89 – ETRF2000 (epoca 2008.0), come prescritto da decreto del Presidente del Consiglio dei ministri "Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale" del 10 novembre 2011.
La rete è attiva dal 2018 e mantenuta aggiornata da Arpae in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali dell’Università di Bologna e con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara.
Le monografie della RGC, che riportano le informazioni anagrafiche relative ad ogni vertice, sono scaricabili sul portale cartografico di Arpae insieme alle note illustrative.
Per approfondimenti