Utilizzo o occupazione aree del demanio idrico
L’utilizzo/occupazione di aree del demanio idrico (alvei di corsi d’acqua naturali e relative pertinenze) classificati catastalmente come appartenenti al demanio idrico dello Stato è possibile solo attraverso una concessione, per la quale occorre presentare apposita domanda al Servizio competente. La norma di riferimento è la Legge Regionale n. 7 del 2004 e le sue successive modifiche ed integrazioni, nonché dalle relative Deliberazioni di Giunta regionale applicative.
Gli utilizzi previsti dalla normativa per cui poter richiedere concessione sono: uso agricolo, orti a uso domestico, aree cortilive-giardini-pertinenze di fabbricati, fabbricati amovibili-parcheggi-deposito, manufatti di scarico, attraversamenti e parallelismi (es. condotte), ponti, strade arginali e rampe, altre occupazioni con manufatti e opere varie, spazio acqueo, capanni da pesca, laghetti, uso fini venatori, taglio di materiali legnosi, acquacoltura e molluschicoltura. Eventuali richieste per ulteriori tipologie di occupazioni sono valutate per l’ammissibilità e il canone dal Servizio competente.
L’occupazione di area conseguente ad una derivazione di acqua e non strettamente limitata all’opera di presa, viene istruita e valutata assieme al prelievo idrico e si rilascia un unico atto di concessione.
Il Servizio Gestione Demanio Idrico gestisce i procedimenti concessori afferenti agli Accordi sostitutivi di concessioni stipulati con gestori di infrastrutture per le interferenze con le aree del demanio idrico nonché alcuni altri procedimenti concessori relativi alle aree così come dettagliato nella DEL n.73/2021 del 15/07/2021.
L’istanza di concessione, corredata da marca da bollo, è soggetta al pagamento delle spese di istruttoria € 75,00 salvo diversa indicazione (art. 20 c.9 L.R.7/2004 e D.G.R. 913/2009), mentre per l’esercizio dell’utenza è prevista la corresponsione da parte dell’utente di un canone annuo, diverso a seconda delle tipologie di utilizzo, ed alla costituzione di un deposito cauzionale pari ad un'annualità del canone e comunque di importo non inferiore ad € 250.
Al Servizio competente vanno presentate le comunicazioni e richieste relative a tutte le modifiche connesse alla concessione rilasciata, quali:
Cambio di titolarità: la domanda di cambio di titolarità della concessione è soggetta a pagamento di spese di istruttoria e a marca da bollo.
Variante: la domanda di variante della concessione è soggetta a pagamento di spese di istruttoria e a marca da bollo.
Rinnovo: la domanda di rinnovo della concessione va presentata entro la scadenza del titolo ed è soggetta a pagamento di spese di istruttoria e a marca da bollo.
Rinuncia: la comunicazione di rinuncia della concessione non è soggetta a pagamento di spese di istruttoria e non richiede marca da bollo.
Restituzione del deposito cauzionale: la richiesta di restituzione del deposito cauzionale non è soggetta a pagamento di spese di istruttoria e non richiede marca da bollo.
Rateizzazione dei canoni arretrati: la richiesta di rateizzazione dei canoni arretrati non è soggetta a pagamento di spese di istruttoria ma richiede marca da bollo.
Modalità di presentazione delle istanze:
- la domanda va presentata online al seguente indirizzo: https://demanio-do.arpae.it/domanda/
- in via transitoria in caso di impossibilità di presentazione online dell’istanza, tramite PEC o e-mail (purché corredata da copia di un valido documento d’identità) indirizzata al Servizio competente
- ovvero tramite Raccomandata o con consegna a mano indirizzata al Servizio competente
Modulistica:
- Richiesta per la concessione aree demanio idrico (nuova concessione/variante/rinnovo/cambio titolarità/subentro) - carpetta digitale
- Richieste (proroga/rateizzazione)
- Rinuncia di concessione di aree del demanio idrico