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Benessere, salute e sicurezza

9.pngLa salute, il benessere e la sicurezza delle persone dipendono in larga parte dalla qualità dell’ambiente nel quale vivono, dai comportamenti individuali e collettivi e dalla capacità di prevedere e prevenire i rischi.

Il legame tra benessere, salute, sicurezza e ambiente ha molteplici sfaccettature che fanno riferimento a una visione che coinvolge tutti i soggetti di una comunità attraverso una presa di coscienza delle pressioni ambientali e delle proprie condizioni di vita, di limiti e potenzialità, di valori e desideri e della propria esposizione ai rischi.

Tutto ciò è fortemente connesso alla prevenzione, all’azione, all’empowerment relazionale generativo di nuove risorse e alle strategie di integrazione tra queste sfere. Queste possono agire su più livelli: individuale, ambientale, sociale e di prevenzione della salute e del rischio, attraverso l’offerta di opportunità che possono variare in relazione agli esiti delle analisi dei contesti, culturali, sociali, economici e scientifici.

In questa Macroarea gli aspetti educativi, di sperimentazione diretta e di partecipazione attiva sono essenziali. L’urgenza è quella di promuovere una consapevolezza critica nei confronti dei comportamenti individuali e sociali che influenzano il benessere, la salute e la sicurezza delle persone, partendo dai contesti di vita. Esempi di temi e attività che potranno essere sviluppati dalle azioni educative:

  • paesaggi sociali: una lettura del paesaggio intesa come intreccio delle dimensioni sociali, ambientali ed economiche, che permette di comprenderne i diversi significati. In essa si osservano strati, livelli, abitanti, flussi, cicli e connessioni di reti in cui gli indizi del passato si connettono con il presente
  • outdoor education, in relazione al deficit di natura* e al benessere in termini di salute fisica, mentale, psicologica e relazionale che si sviluppa con un contatto intenzionale e non sporadico con la natura in ambito scolastico ed extrascolastico
  • mobilità sostenibile di ognuno e di tutti, in relazione al benessere individuale (per attivare corpo, mente e psiche), sociale (per una positiva e sicura relazione con il territorio e la comunità), e collettivo (per dare valore ad un ripensamento delle città).
  • creazione di spazi educativi all’aperto che invitino a vivere esperienze di interazione e inclusione, a partire dai giardini scolastici e dai parchi cittadini.
  • azioni di prevenzione che agiscano a livello educativo nell’ambito del Piano Regionale di Prevenzione 2021-2025 e del Piano Sociale Sanitario Regionale
  • significato e percezione del rischio che grava sull’individuo e sul suo immediato contesto di riferimento, legato all’oggettività del rischio, ma anche alla percezione che ogni individuo ha sul quale occorre impostare opportunità educative

* Il termine Nature Deficit Disorder fu coniato da Richard Louv in: Richard Louv, Last Child in the Woods: Saving Our Children From Nature-Deficit Disorder, Algonquin Books, 2005