Indicatori di erosione costiera
L’Unità Mare e Costa di Arpae ha elaborato una serie di indicatori di stato basati sull’analisi integrata dei dati rilevati lungo il litorale dal 1984 circa ogni 6 anni. Questi indicatori permettono una ricostruzione realistica dello stato delle coste sintetizzando la complessità di questi ambienti. Gli indicatori infatti considerano vari aspetti della spiaggia, emersa e sommersa, e non più soltanto l'andamento delle linea di riva come in passato.
L’attività di Arpae in questa direzione è iniziata nel 2008 con l’elaborazione dell’Indicatore di Stato del Litorale (ISL), basato sull’analisi integrata di molteplici elementi: la linea di riva, le variazioni di volume a carico di spiaggia emersa e sommersa, la subsidenza, i ripascimenti, i prelievi e le opere di difesa rigida (Aguzzi et al., 2012). Nel 2010, i criteri dell’ISL sono stati ripresi e sviluppati nell’ambito delle attività per il progetto europeo Coastance, con il coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna, a seguito del quale sono stati elaborati gli indicatori attualmente utilizzati per la definizione dello stato del litorale:
- ASPE (Accumulo, Stabile, equilibrio Precario, Erosione): permette di distinguere i tratti costieri in buono stato dai tratti costieri in stato critico. I primi sono caratterizzati da spiagge in accumulo o stabili. I secondi mostrano condizioni di equilibrio precario, un equilibrio solo apparente dovuto agli interventi di protezione messi in campo, oppure sono spiagge in erosione. L’indicatore ASPE descrive lo stato del tratto di litorale in esame escludendo gli effetti degli interventi realizzati, mettendone in luce le reali condizioni. Risulta quindi un valido supporto nelle scelte di gestione integrata della costa.
- ASE (Accumulo, Stabile, Erosione): permette di distinguere i tratti costieri stabili, in accumulo o in erosione, comprendendo gli effetti degli interventi di protezione realizzati sul tratto in esame. L’indicatore ASE mette in luce l’efficacia degli interventi e quindi funge da supporto nella valutazione delle politiche di gestione intraprese.
Altri indicatori, utili alla descrizione dello stato costiero in Emilia-Romagna, sono disponibili alla pagina dei Rischi costieri dei Dati ambientali- Regione Emilia-romagna.
La classificazione del litorale in base ad ASPE e ASE viene effettuata utilizzando i settori di riferimento del Sistema gestionale delle celle litoranee (SICELL) messo a punto anch'esso nell’ambito del progetto Coastance.
- 7 macrocelle, segmenti di costa caratterizzati da bilanci sedimentari indipendenti dai tratti adiacenti, con lunghezza variabile tra 15-30 km.
- 118 celle, tratti costieri contraddistinti da un’evoluzione della spiaggia emersa e sommersa omogenea e dipendente dalla storia degli interventi di difesa effettuati. La lunghezza varia da poche decine di metri ad alcuni chilometri.
Gli indicatori di erosione costiera ASPE e ASE sono basati sull’analisi integrata di diversi elementi:
1) le variazioni del volume di sabbia della spiaggia emersa e sommersa determinate da evoluzione della spiaggia, subsidenza, apporti e prelievi artificiali;
2) le variazioni della linea di riva legate a dinamiche costiere naturali o a interventi antropici;
3) la situazione degli interventi di difesa in termini di presenza/assenza, nuove costruzioni o manutenzione delle opere di difesa rigide e realizzazione di ripascimenti.
Sulla base delle conoscenze acquisite negli anni, sono state definite delle soglie di significatività della variazione dei parametri:
- 30 m3/m di variazione volumetrica su 6 anni;
- 10 m di avanzamento o arretramento per la linea di riva