Aceracee
La famiglia delle aceracee comprende un centinaio di specie tra legnose arboree e arbustive, distribuite nelle regioni temperate. Il genere principale è Acer, a cui appartengono molte specie allo stato spontaneo, sfruttate in Italia per il loro legno.
L’apparato vegetativo è composto da foglie opposte, semplici, palminervie e senza stipole. I fiori, riuniti in infiorescenze a grappolo, sono ermafroditi e unisessuali, attinomorfi con calice di 5 sepali e corolla di 5 petali generalmente molto ridotti, androceo di 5 (10) stami, gineceo con 2 (3-5) carpelli, ciascuno con 2 ovuli, riuniti in un ovario supero sormontato da uno stilo unico. La formula fiorale più ricorrente è: K 5, C 5, A 5, G (2). La fioritura della aceracee avviene tra marzo e maggio.
Il polline delle aceracee non è mai presente in grandi quantità nell'aria, poiché l’impollinazione è anche di tipo entomogama. Il granulo pollinico è trizonocolpato, con sculturazione esinica striata, visibile anche al microscopio ottico. I colpi sono molto ampi, il triangolo polare ridotto.
Grado allergenicità polline: basso
Acer campester L. (Acero campestre)
L'acero campestre è assai frequente nei boschi di latifoglie dove cresce fino ai 1200 m di altitudine. Il tronco è contorto, spesso con portamento arbustivo e non supera di norma i 15-20 metri di altezza. La chioma è globosa leggera e poco ombreggiante. La corteccia bruno-grigiastra si screpola facilmente in placche rettangolari. Le foglie sono di consistenza quasi coriacea, sono lunghe 8-10 cm, con 3-5 lobi, di colore verde scuro superiormente, più chiare e coperte di minuta peluria sotto, e assumono una splendida colorazione giallo intenso nel periodo autunnale. I fiori, ermafroditi, hanno 5 petali e 5 sepali, giallo-verdi; sono riuniti in infiorescenze a corimbo. La fioritura si ha fra aprile e maggio, durante la fogliazione. In aprile-maggio sbocciano infiorescenze di 10-20 fiori con calice e corolla giallo-verdastri. I frutti sono disamare di 5-6 cm munite di ali.
Acer platanoides L. (Acero riccio)
È un albero che raggiunge i 25 m di altezza; la chioma è allargata ovoidale e densa. Il tronco è diritto, la corteccia è grigio-chiara, liscia e reticolata. Le foglie, decidue e semplici, sono palmate, di 10-15 cm, con picciolo rossastro di 10 cm; hanno 5 lobi e base cuoriforme. I denti del margine sono acuti e lunghi, rivolti in fuori. L’inserzione delle foglie è opposta. In autunno le foglie assumono una caratteristica colorazione gialla. I fiori sono gialli e hanno 5 sepali e 5 petali; sono riuniti in corimbi eretti, la fioritura avviene fra aprile e maggio, prima della fogliazione. I frutti sono disamare ad ali perpendicolari al peduncolo, di 3-5 cm ciascuna. Predilige ambienti luminosi e umidi, su suoli profondi e argillosi.
Acer pseudoplatanus L. (Acero di monte)
Il nome specifico allude alla somiglianza della foglia con quella del platano. Il suo areale occupa tutta l'Europa media dai Pirenei al Caucaso. In Italia si trova sulle Alpi e sugli Appennini nella zona del faggio su terreni freschi e profondi. È impiegato nelle alberature stradali e nei parchi di città tollerando abbastanza bene l'inquinamento atmosferico. È un grande albero (30-40 m di altezza) caducifoglie, il più longevo tra gli aceri (200-300 anni). Molto simile all'acero riccio, si distingue da questo per i caratteri delle foglie e dei frutti.
Acer monspessulanum L. (Acero minore)
Sporadico in tutta Italia, è il più piccolo tra gli aceri, raggiungendo un'‘altezza massima di 10 m. È una specie a crescita lenta, con chioma tondeggiante, caducifolia e con corteccia grigiobruna, tipica di ambienti di bassa e media collina con terreno ed esposizione molto soleggiata. Le foglie hanno tre grandi lobi e margini interi, e assumono una colorazione giallo oro durante il periodo autunnale. I fiori, ermafroditi, sono disposti in corimbi lungamente picciolati. I frutti sono disamare con ali quasi parallele, riuniti in infruttescenze pendule.
Acer opalus Miller (Acero italico)
L’acero italico è comune delle zone collinari della regione. Comprende almeno altre 7 entità sottospecifiche (o varietà). Presenta foglie con 3–5 lobi larghi e spostati verso l’apice. I fiori ermafroditi e riuniti in corimbi terminali e penduli, si sviluppano prima delle foglie. I frutti sono disamare pendule con ali divaricate ad angolo retto.
Acer negundo L. (Acero americano)
Questo albero, originario dell'America del Nord, è molto diffuso come pianta ornamentale, coltivato nei parchi, nei giardini o lungo le strade cittadine. È un albero che raggiunge anche i 20 m di altezza; le foglie sono imparipennate a tre, foglioline ovate o oblungo-lanceolate. La fioritura inizia a fine marzo e si protrae fino ai primi di maggio.