Corilacee
La famiglia delle corilacee è rappresentata da un ristretto numero di specie con portamento sia arboreo che arbustivo. Sono latifoglie legnose, decidue. A questa famiglia appartengono 3 generi: Corylus, Carpinus, Ostrya.
Corylus avellana L. (Nocciolo)
Il nocciolo è un arbusto deciduo, poco longevo (60-70 anni), che cresce fino a 8 m di altezza nel sottobosco di foreste latifoglie e aghifoglie; cresce in zone con clima caldo e parzialmente soleggiato e lo si trova nei sottoboschi appenninici e sulle Alpi. Vive dal livello del mare fino a una quota massima di 1.800 metri ma in genere è raro incontrarlo sopra i 1500 metri. Il nocciolo predilige i terreni fertili, profondi, sciolti e freschi. Vive frequentemente in comunità con l'orniello (Fraxinus ornus), con il frassino. Viene anche coltivato in numerose regioni per il frutto rappresentato da noci avviluppate in brattee fogliacee.
L'apparato vegetativo è composto da foglie alterne, semplici, tondeggianti a punta allungata e base cuoriforme. I fiori maschili e femminili sono portati sulla stessa pianta: i maschili sono riuniti in amenti gialli pendenti, quelli femminili sono piccoli, con stimmi piumosi rossi.
L'impollinazione è anemogama. Il periodo di fioritura può iniziare già in dicembre e si protrae fino all'inizio di marzo.
I pollini si presentano trizonoporati, isopolari, in genere suboblati o suboblati, di piccole dimensioni (19 -28 μm), con grossi onci che accompagnano i pori. I pori sono appena pronunciati dalla linea perimetrale che, in visione polare, è subtriangolare goniotrema. L'intina è piuttosto sottile e forma onci larghi e marcatamente convessi al di sotto dei pori. L'esina è scabrato-microechinata.
Grado allergenicità polline: elevato
Cross reattività: nocciola, mela, pera, pesca, albicocca, prugna, ciliegia, noce, mandorla, nespola, arachide, lampone, fragola, kiwi, sedano, finocchio, carota, prezzemolo.
Ostrya carpinifolia scop. (Carpino nero)
Il carpino nero è un albero di medie dimensioni, che può raggiungere i 20 m di altezza. È diffuso sui rilievi, dalle colline alle zone di bassa montagna della fascia submediterranea dove si consocia a formare comunità boschive di caducifoglie termofile e mesofile. Cresce in tutta l’Emilia-Romagna, dalle prime colline fino ai 900 m di altitudine, formando spesso boschi insieme all'orniello all'interno di grandi macchie di querce. Predilige esposizioni soleggiate e terreni con una buona capacità idrica, adattandosi comunque abbastanza bene a quasi tutti i tipi di terreno.
È un albero dalla chioma compatta e da foglie appuntite simili al carpino bianco, ma con nervature meno evidenti e con portamento più ridotto.
La corteccia negli alberi più giovani è di colore bruno, nelle piante adulte tende ad avere tonalità grigie con fitte screpolature distribuite su tutto il fusto.
Le foglie sono ovato-acuminate, arrotondate alla base, bidentate al margine. I fiori, che compaiono insieme alle foglie, sono riuniti in amenti lunghi e penduli quelli maschili, più raccorciati e terminali quelli femminili. I frutti sono contenuti in infruttescenze pendule biancastre di vari centimetri di lunghezza. La fioritura è tra marzo e maggio.
I granuli pollinici si presentano trizonoporati, isopolari, suboblati o suboblati, in genere piccoli (18 - 28 μm). I pori sono sporgenti, vestibolari. L'esina è microechinata e ispessita attorno ai pori a formare aspidi. L'intina, sotto i pori, forma onci lievemente convessi o a margine più o meno lineare.
Grado allergenicità polline: moderato
Cross reattività: mela, pera, pesca, albicocca, prugna, ciliegia, nocciola, noce, mandorla, nespola, arachide, lampone, fragola, kiwi, sedano, finocchio, carota, prezzemolo.
Carpinus betulus (Carpino bianco)
Il carpino bianco è una specie diffusa sia come arbusto spontaneo sia come albero coltivato per ornamento. Si trova spontaneamente soprattutto nei boschi misti di latifoglie di pianura, consociato alla farnia; nella zona collinare e submontana insieme al cerro e alla roverella; nella zona montana lo si incontra consociato al faggio o al carpino nero. Il carpino bianco è una specie a foglie caduche, con chioma fitta, larga e tondeggiante. La crescita è lenta e raggiunge raramente i 15 m di altezza, ma ha un ottima longevità (200 anni); predilige le posizioni soleggiate o di media ombra e i terreni freschi e profondi ma non umidi. Il fusto è spesso contorto e fittamente ramificato sin dalla base, con rigonfiamenti a spirale caratterizzati da numerose scanalature. Le foglie sono ovato-acuminate, a margine seghettato, arrotondate alla base, con 9-13 paia di nervature, pubescenti.I fiori maschili sono raggruppati in amenti penduli, lunghi fino a 5 cm; i fiori femminili, da 3 a 8 cm, si trovano nella parte terminale dei giovani rami e sono caratterizzati da brattee trilobate con il lobo mediano più lungo. I frutti sono piccole nucule circondate da un involucro che ne favorisce la disseminazione anemogama. La fioritura è tra aprile e maggio.
I granuli pollinici del carpino bianco si presentano tri-tetrazonoporati, isopolari, oblatosferoidali, piccoli (19 - 29 μm). I pori presentano incospicui opercoli. L'esina, finemente granulata, forma aspidi attorno ai pori. L’intina è ispessita sotto i pori a formare onci (spesso sono evidenti granulazioni citoplasmatiche).
Grado allergenicità polline: moderato
Cross reattività: mela, pera, pesca, albicocca, prugna, ciliegia, nocciola, noce, mandorla, nespola, arachide, lampone, fragola, kiwi, sedano, finocchio, carota, prezzemolo.