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Poligonacee

La famiglia delle poligonacee, include soprattutto specie erbacee perenni, diffuse per lo più nelle regioni temperate boreali. In Italia sono presenti specie coltivate come il grano saraceno (Fagopyrum esculentum) e il rabarbaro (Rheum officinalis). Le specie spontanee appartengono soprattutto al genere Rumex (R. acetosella, R. acetosa, R. crispus, R. scutatus ecc.) e al genere Polygonum (P. salicifolium, P. maritimum, P. persicaria).
Un'importante caratteristica morfologica di questa famiglia consiste nella presenza, alla base delle foglie, che sono alterne, di un'ocrea membranosa avvolgente il fusto in luogo delle stipole, da cui, si ritiene derivata. I fiori sono ermafroditi o unisessuali, attinomorfi, riuniti in infiorescenze tipo racemo o tirso, hanno un perigonio con elementi sepaloidi (Rumex), in specie con impollinazione anemogama o di tipo petaloide (Polygonum), in specie con impollinazione entomogama. La struttura dei fiori è pertanto variabile così come la formula fiorale. Il frutto che deriva dalla fecondazione di un ovario supero tricarpellare e uniloculare, contenente un solo ovulo, è una nucula.

Rumex crispus L. (Romice crespa)

Romice crespa

Il romice è una pianta erbacea, perenne, alta sino a 120 cm, che si trova molto diffusa in luoghi erbosi e prati, zone fresche e umide. Ha una robusta radice rizomatosa e il fusto eretto, cilindrico ascendente e striato, ramoso alla sommità.

Le foglie inferiori hanno un picciolo amplessicaule di 2-4 cm e ocrea cilindrica, membranacea e avvolgente strettamente il fusto, lunga sino a 3 cm, con lamina lanceolata, ondulata sul margine, le foglie superiori sono più piccole, sottili e appuntite. I fiori sono raccolti in densi verticilli che formano una pannocchia racemosa.




I piccoli e caRomice crespa_2ratteristici frutti sono coperti dalle lacinie interne del perigonio, conniventi come valve, membranacee e trasparenti. La fioritura è tra aprile e luglio.

 

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I granuli pollinici si presentano tri o tetrazonocolporato, ha colpi lunghi e sottili, simili a tagli, superficie dell'esina microreticolata. Fra un colpo e l'altro la superficie del granulo è leggermente sporgente, pertanto il granulo appare lobato e non sferico, come se i colpi fossero infossati.

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